“Ma, quando io avrò durata l’eroica fatica di trascriver questa storia da questo dilavato
e graffiato autografo, e l’avrò data, come si suol dire, alla luce, si troverà poi chi duri la fatica di leggerla?”
Iniziò con il “ritrovamento” di un manoscritto del XVII secolo il più importante romanzo della letteratura italiana (non voglio spoilerare ma finisce che si sposano) e, allo stesso modo, inizia la storia del Formaggio Nero de la Nona.
Una storia lunga 250 anni che affonda le sue radici nel territorio della Val di Scalve e che, come spesso accade nei racconti più affascinanti, confonde poesia e realtà, storia e leggenda.
La ricetta originale è stata ritrovata una manciata di anni fa ma risale al 1753, scritta su una pergamena in dialetto scalvino e custodita dal tempo in una latta.
Il Formaggio Nero della Nona non tradisce le sue origini bucoliche, stupendo da subito per i suoi profumi di sottobosco, in particolare abete, arricchito da note floreali ed esaltato dai grani di pepe nero pregiato.
Com’è ovvio, la materia prima è squisitamente del territorio Scalvino ed il latte vaccino esclusivamente di vacche di razza bruna alpina.
Siamo orgogliosi di fartelo conoscere, a partire da mercoledì 12/05 nei nostri negozi (su prenotazione per il ritiro in Piazza Pontida).
Insieme al formaggio Nero della Nona troverai altre tipicità della Val di Scalve, come la Formagella Val di Scalve e il Fior di Scalve.